Il giardino della Minerva

Il giardino della Minerva
Il giardino

lunedì 7 dicembre 2015

Il primo orto botanico d’Europa.

Matteo Silvatico ed il giardino della Minerva a Salerno (XIII – XIV sec.) 

Matteo Silvatico
Nella storia degli Orti botanici, quello fondato nel 1543 a Pisa, per merito di Luca Ghini (Croara d’Imola, oggi Casalfiumanese, 1490 – Bologna, 1556) e finanziato da Cosimo I de’ Medici (1519-1574), è indicato come il primo destinato all’insegnamento. Quasi negli stessi anni, sorsero Orti botanici a Padova e a Firenze e in varie città d’Europa: alla fine del secolo, furono fondati l’Orto medicinale di Francoforte sul Meno e il primo Orto botanico francese a Montpellier. Per avere un’istituzione universitaria a servizio dello studio e dell’insegnamento della Botanica, il Regno di Napoli attenderà quasi tre secoli. Il primo orto botanico europeo, però, potrebbe non avere origini rinascimentali e non essere stato fondato in Toscana. Recenti studi confermano la preesistenza nel settecentesco Giardino della Minerva di Salerno di un antico orto botanico, d’epoca medievale, che si pensa sia quello in cui, nel XIV secolo, il medico Matteo Silvatico (c. 1285 – c. 1342) coltivò numerose piante, a fini di studio, ma che era destinato anche all’insegnamento degli allievi dell’illustre Scuola Medica salernitana.

La Scuola vantava già il primato del primo ospedale autonomo e laico della storia dell’Occidente, struttura fondata da Matteo d’Aiello. Le prime istituzioni ospedaliere, infatti, impiantate fuori le mura delle città per motivi igienici, avevano un gestione quasi totalmente ecclesiastica e l’ospedale medievale era una diretta emanazione dell’infermeria conventuale, spazio dove si esercita la carità verso i bisognosi (Cfr. GIUSEPPE LAURIELLO, Monachesimo occidentale e Scuola Medica Salernitana, in ID., Discorsi sulla Scuola Medica Salernitana, Laveglia editore, Salerno, 2005, pp. 47-49). 

da Tesi di Dottorato in “Storia dell’Architettura e della Città” arch. Fiona Colucci.

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