Il primo orto botanico d’Europa.
Matteo Silvatico ed il giardino
della Minerva a Salerno (XIII – XIV sec.)
 |
Matteo Silvatico |
Nella storia degli Orti botanici, quello fondato nel 1543 a Pisa, per merito di
Luca Ghini (Croara d’Imola, oggi Casalfiumanese, 1490 – Bologna, 1556) e finanziato
da Cosimo I de’ Medici (1519-1574), è indicato come il primo destinato
all’insegnamento. Quasi negli stessi anni, sorsero Orti botanici a Padova e a Firenze e
in varie città d’Europa: alla fine del secolo, furono fondati l’Orto medicinale di
Francoforte sul Meno e il primo Orto botanico francese a Montpellier. Per avere
un’istituzione universitaria a servizio dello studio e dell’insegnamento della Botanica, il
Regno di Napoli attenderà quasi tre secoli. Il primo orto botanico europeo, però,
potrebbe non avere origini rinascimentali e non essere stato fondato in Toscana.
Recenti studi confermano la preesistenza nel settecentesco Giardino della Minerva di
Salerno di un antico orto botanico, d’epoca medievale, che si pensa sia quello in cui, nel
XIV secolo, il medico Matteo Silvatico (c. 1285 – c. 1342) coltivò numerose piante, a
fini di studio, ma che era destinato anche all’insegnamento degli allievi dell’illustre
Scuola Medica salernitana.
La Scuola vantava già il primato del primo ospedale autonomo e laico della storia dell’Occidente,
struttura fondata da Matteo d’Aiello. Le prime istituzioni ospedaliere, infatti, impiantate fuori le mura
delle città per motivi igienici, avevano un gestione quasi totalmente ecclesiastica e l’ospedale medievale
era una diretta emanazione dell’infermeria conventuale, spazio dove si esercita la carità verso i
bisognosi (Cfr. GIUSEPPE LAURIELLO, Monachesimo occidentale e Scuola Medica Salernitana, in
ID., Discorsi sulla Scuola Medica Salernitana, Laveglia editore, Salerno, 2005, pp. 47-49).
da Tesi di Dottorato in “Storia dell’Architettura e della Città” arch. Fiona Colucci.
Nessun commento:
Posta un commento